La sede del Museo d’Arte Sacra di Mandello ha una storia molto antica. Con un atto rogato nel 1444 dal notaio Benedetto Trincavelli, il Comune di Mandello donava alla confraternita dei Disciplini una casa dotata di corte e orto, corrispondente alle prime due sale del museo. In particolare, nelle carte si dichiarava che la proprietà donata confinava a sud con la chiesa di San Lorenzo, a ovest con l’attuale sagrato e sugli altri due lati con il fossato della cinta muraria. Tale casa subì progressivamente una serie di modifiche conseguenti all’uso che ne fecero i confratelli. Le porzioni di fabbricato più recenti furono realizzate dopo il 1775, con l’occlusione definitiva dell’antico fossato e il conseguente recupero di nuovi terreni edificabili.
Nel XX secolo la struttura ampliata divenne residenza del vicario prendendo così il nome di “Casa del Vicario”. Risale all’inizio di questo secolo la decisione di destinare l’ex casa dei Disciplini a museo.