Il Museo d’Arte Sacra di Mandello occupa l’antica sede della confraternita dei Disciplini di santa Marta, un gruppo di laici che vivevano secondo una particolare regola comunitaria, condividendo esperienze di preghiera, penitenza e carità. A testimoniare l’originaria destinazione del luogo rimane, nella prima sala, l’affresco con la Crocifissione di Cristo tra la Madonna e san Giovanni realizzato da un pittore lombardo tra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo. Nella medesima sala è esposta l’opera più rappresentativa della collezione: una croce astile quattrocentesca che nelle sue componenti iconografiche (gli apostoli Pietro e Andrea sui bracci e, sul nodo, i santi titolari delle chiese principali del Mandellasco), rispecchia l’antica compagine religiosa del territorio. Nella sala successiva sono esposte due delle numerose statuette che arricchiscono il tabernacolo barocco dell’altare maggiore di San Lorenzo, attribuito agli intagliatori comaschi Abbondio e Francesco Vittani. Varie sono le tipologie di oggetti sacri esposti nella terza e ultima sala, articolata in quattro sezioni.