Il Museo d’Arte Sacra di Mandello del Lario, inaugurato il 7 dicembre 2019 e nato con lo scopo di dare una sistemazione ottimale alle eccellenze del patrimonio artistico dell’arcipretale di San Lorenzo, sorge a pochi passi dalle rive del lago, all’interno dell’antica sede della confraternita dei Disciplini di
santa Marta. Il museo, insieme all’adiacente arcipretale, costituisce un complesso monumentale di notevole pregio. Unica realtà museale del territorio lecchese dedicata esclusivamente all’arte sacra, fa parte del Sistema Museale della Diocesi di Como.
Il museo che abbiamo modo di ammirare a Mandello San Lorenzo è significativamente “appoggiato” alla chiesa stessa e alla cappella di Santa Marta. Ci ricorda, già nella sua ubicazione, che non solo contiene oggetti religiosi che hanno segnato la storia di questa comunità, ma che si integrano in una realtà ecclesiale che vuole essere “viva”.
Si perché la Chiesa non è un museo.
Perché allora avere un museo vicino alla chiesa se non per riprendere, con la storia, anche una potente tradizione di fede e di vita cristiana che non può consumarsi solo in uno sguardo alla bellezza passata, ma che deve spingerci all’azione dentro la vita di oggi.
I calici, i paramenti, le reliquie, i quadri votivi ci ricordano che abbiamo un rapporto profondo col trascendente e che non possiamo far a meno di questa dimensione spirituale per dirci veramente realizzati come persone e comunità.
Dunque un “museo vivo” che ci ricorda sì la tradizione, i sacrifici fatti dai nostri padri, la cura per il bello e, anche se qualche volta vissuto in maniera trionfalistica, per il solenne e il grandioso; ma che soprattutto ci rammenta la devozione e l’attaccamento alle “cose sacre” come segno espressivo di una fede viva e di una carità operosa.
Questo è il senso profondo che vogliamo attribuire al progetto museale fin qui realizzato e che conduce, nel continuare il percorso che va dalle sale anche dentro la cappella e la chiesa, a riscoprire quanto possiamo ancora fare per far rivivere e insieme vivere la nostra sensibilità cristiana.
Mons. Giuliano Zanotta, parroco di San Lorenzo
novembre 2020